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domenica 24 ottobre 2010

The door of darkness pt. 3

Tom era in camera sua nel suo letto. La sua mente era affolltata da un'infinità di pensieri, da un lato poteva capire capire le scelte del padre in quanto gli sembrava un scelta responsabile il voler restare con i piedi per terra nonostante la fortuna che aveva eriditato ma in qualche modo non riusciva perdonarlo per i continui traslochi. Non che rappresentassero un problema in se ma appunto per il fatto che non gli permettessero di avere una vita sociale. " Meglio andarsene in terrazza a fumare un sigaretta" pensò tra se e appoggiò al balcone. Fuori era nottata autunnale serena,"toh che strano! non piove!" pensò. Da quando era a Londra non aveva visto altro che pioggia, faceva freddo comunque ma a Tom andava bene lo stesso. Era diventato un must fumarsi la sua sigaretta di sera guardando il panorama londinese : tutte quelle luci e il Tamigi che scorre lento ma inesoribile proprio come il Tempo ed in quei momenti Tom pensava al suo di tempo che passava inesorabilmente senza che lui in qualche modo potesse sfruttarlo. Sarebbe potutto uscire a fare quattro passi con chi? dove? Tom non conosceva nessuno nè tanto meno la città per non parlare di quanto certi posti possano diventare pericolosi ad un certo orario. Aveva nostalgia Tom della sua vecchia vita, prima che tutto cambiasse aveva una vita normale,aveva i suoi amici di scuola e nei fine settimana usciva a bere qualcosa, insomma la vita di un qualunque adolescente! E invece ora? Non gli restava più niente.
Finita la sigaretta Tom aveva abbastanza freddo quindi andò a rifugiarsi sotto il suo piumone, lentamente un lieve tepore iniziò a riscaldarlo e gli occhi iniziaro a chiudersi.... Quella sera Tom fece un sogno strano, non riusciva a capire dove si trovasse, era un posto che non aveva mai visto prima in vita sua. Era un'enorme stanza avvolta dal buio,era probabilmente una stanza sotterranea perchè Tom per accedervi stava scendendo dei scalini, scalini si pietra scura con pavimenti in pietra così come le pareti. Nell'aria Tom sentiva l'odore di antico come se quella enorme stanza fosse stata costruita secoli fa e nessuno ci avesse messo piede dentro da tantissimo tempo. Non riusciva a vedere, sicchè provò a fare qualche passo alla cieca quando ad un certo punto si accesero due file parallele di torce sostenute da piedistalli in ferro. Il sogno era così reale che Tom poteva persino percipire il calore che le torce emanavano. La luce tenue gli permisero di ampliare la sua visuale e quindi di guardarsi intorno. Era un posto da far venire i brividi ,sembrava un lougo sacro se così si poteva definire in cui si svolgevano qualche tipo di cerimonie : a fianco delle due file di torce che formavano un sentiero vi erano quattro file di colonne che slittavano fino al soffitto alto 5 o 6 metri. Tom iniziò a seguire il sentiro tracciato dalle torce  fino a che raggiunse un spazio circolare sopraelevato dal resto del pavimento. Salendo grazie agli appositi scalini, tom notò che non c'era nessun torcia che potesse illuminare ciò che era li sopra quindi scese e corse a prendere una torcia e lo vide subito; esattamente al centro dello spazio sopraelevato vide un libro collocato su un piedistallo. Era un grande libro chiuso, ad occhio e croce di minimo 400 pagine rilegato in pelle nera come la notte su cui vi erano simboli che Tom non riusciva a decifrare in alcun modo perchè non li aveva mai vista. Andò per toccarlo quando...

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